Nome latinizzato di
János Gzezmicei. Umanista ungherese.
Compì gli studi in Italia, alla scuola di Guarino da Verona e quindi
all'università di Padova, dove nel 1458 si laureò in Diritto
canonico. Al suo ritorno in patria fu nominato vicario di Varadino e
successivamente vescovo di Pécs. Mattia Corvino gli affidò
incarichi nella cancelleria reale di Buda e lo inviò in Italia come
legato. Nel 1472,
P. fu coinvolto in una cospirazione contro lo stesso
Corvino; fuggì per tentare di raggiungere ancora una volta l'Italia, ma
morì durante il viaggio. La sua opera poetica è costituita
dall'
Eranemos o
Concertatio ventorum, da cinque panegirici, trenta
elegie, quattrocento epigrammi (1434 - Medvedgrad 1472).